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lunedì 27 settembre 2021

DAZN disservizi. Clienti e azienda: che fare

I servizi streaming di Dazn/Tim per le partite di calcio di serie A sono un disastro tecnico. Non c'è altro da aggiungere, tutto noto a tutti.

Chi ne è vittima può chiedere rimborso per lo specifico servizio oppure decidere di rinunciare e pretendere indietro il costo dell'abbonamento. Per farlo ci sono vari metodi, inclusa la loro modulistica, ma è sempre meglio fare da sé con raccomandata A/R o pec (1).

DAZN ha il monopolio per i diritti tv delle partite di serie A, assegnatogli dalla Lega di Serie A e per cui sembra che abbia pagato 860 milioni. Si legge che ci sono ipotesi che si possa appoggiare a Sky, ma rimettendo in discussione il proprio business miliardario. Un intreccio di business, anche per la crisi dei guadagni degli specifici club che traggono profitto dell'audience.

Le vittime principali sono gli utenti del servizio: o lo vedono come viene loro offerto o non lo vedono. Possono anche ottenere tutti i rimborsi e le disdette di questo mondo, ma rimane che non vedono le partite di serie A.
Noi possiamo solo rilevare che quanto accade è perché c'è il monopolio e perché - "dio denaro" - sembra che mercato e libertà economiche non interessino la Lega di Serie A e il mondo della cosiddetta giustizia sportiva.
Sembra che al ministero dello Sport si stiano interessando del problema… che forse è proprio nel monopolio. Aspettiamo fiduciosi. Anche un guizzo imprenditoriale di DAZN ché decida di farsi meno male.



1 - DAZN Limited, Piazza San Babila n. 3, 20122 Milano oppure pec a daznlimited@legalmail.it
DAZN dice di aver predisposto anche un meccanismo di rimborsi: https://www.dazn.com/it-IT/
help/articles/refund-requests-it
Ricordiamo che per le eventuali impugnazioni non vale quanto si fa con le Tlc. Quindi niente Agcom/Corecom, ma solo giudici civili.


Vincenzo Donvito, Aduc



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mercoledì 15 settembre 2021

AUTO: E’ PORSCHE IL BRAND PIÙ APPREZZATO DAI CONCESSIONARI ITALIANI

AUTO, INDAGINE DEALERSTAT: PORSCHE IL BRAND PIÙ APPREZZATO DAI CONCESSIONARI ITALIANI. MERCEDES-BENZ E BMW AL SECONDO E TERZO POSTO

BUONE LE PERFORMANCE DELLE CASE SU ELETTRIFICAZIONE E DIGITALIZZAZIONE

(Verona, 15 settembre 2021). È Porsche il marchio n.1 per i concessionari italiani. È quanto emerso dall'edizione 2021 del premio DealerSTAT, lo studio annuale di Quintegia che rileva il grado di soddisfazione dei dealer nel rapporto con le case automobilistiche presentato oggi a Verona nel corso di Automotive Dealer Day. Al vertice della classifica per la terza volta negli ultimi 5 anni, la casa tedesca ha conquistato il primo premio con un punteggio di 4,08 (in un indice di gradimento da 1 a 5 e con una media Italia pari a 3,39), sorpassando Mercedes-Benz e Bmw, rispettivamente medaglia d'argento e di bronzo, e scalzando dal podio Toyota, vincitrice dello scorso anno in sesta posizione dopo Suzuki e Mini. Seguono nella top10 Audi, Smart, Volvo e Ford.

Stando ai risultati dello studio, che ha coinvolto 30 marchi e il 60% dei dealer italiani per un totale di 1.243 questionari raccolti, l'aspetto più apprezzato dai dealer Porsche è la percezione che il marchio nei prossimi 5 anni li consentirà di avere successo nel mercato, ma la casa si posiziona al vertice anche nelle classifiche per margini, redditività e management del post-vendita.

Considerando le performance di tutti i 30 brand, si confermano punti di forza nel rapporto Casa-Rete la qualità della relazione (valutazione 3,89), prodotto (3,57), training (3,53), management vendite e marketing nazionale sul nuovo (entrambi 3,51). Restano invece da migliorare vendite business (2,77), i margini per i concessionari (2,93) e il supporto al marketing locale (2,93) soprattutto in termini di contributo economico per la comunicazione dei dealer. "Nelle sue 18 edizioni DealerSTAT ha costruito una sua storicità nelle tematiche analizzate – ha spiegato Alberto Bet, manager di Quintegia – ma è anche un termometro importante per valutare, dal punto di vista dei concessionari, le dinamiche più recenti del settore e i nuovi trend. Per quanto riguarda l'elettrificazione (gamma prodotti, offerta e supporto ai concessionari) i giudizi a livello medio Italia sono positivi (3,43), con solo 2 marchi su 30 sotto la sufficienza. Sono sulla stessa linea le valutazioni sull'approccio alla digitalizzazione da parte dei costruttori (3,52) anche se c'è ancora da lavorare per rendere visibile online lo stock del dealer, dove solo 7 marchi ottengono valutazioni soddisfacenti".

 

L'amministratore delegato di Porsche Italia, Pietro Innocenti, ritira ad Automotive Dealer Day il premio DealerSTAT 2021

 

Automotive Dealer Day è il principale evento in Europa dedicato al b2b dell'auto che riunisce l'intera filiera del comparto distributivo. La 19^ edizione vede la presenza di oltre il 50% dei concessionari nazionali, 14 case automobilistiche e 6 associazioni di categoria, con circa 3.500 operatori attesi. In programma, circa 50 appuntamenti tra seminari, meeting, workshop e approfondimenti per fare luce su dinamiche, trend e sviluppi dell'ecosistema auto.

 




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venerdì 18 giugno 2021

Green Pass COVID-19, attiva la piattaforma nazionale per l'ottenimento

Certificazioni verdi COVID-19, attiva la piattaforma nazionale per l'ottenimento


Con un decreto pubblicato in Gazzetta ieri il Governo italiano ha dato il via alla procedura per ottenere il cosiddetto GREEN PASS, la certificazione verde COVID-19 prevista dal decreto riaperture (1), un documento digitale gratuito che certifica formalmente una delle seguenti condizioni:
- vaccinazione contro il Covid-19;
- esito negativo di un tampone antigenico o molecolare effettuato nelle ultime 48 ore;
- guarigione dall'infezione.

Come noto, tale certificazione è necessaria, al momento, per partecipare a cerimonie ed eventi  (come fiere, concerti, gare sportive, feste in occasione di cerimonie religiose o civili), per effettuare visite presso le strutture RSA e per  lo spostamento in entrata e in uscita da territori eventualmente classificati in "zona rossa" o "zona arancione". Ha validità 9 mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale (sei in caso di guarigione) ma può essere rilasciata anche in occasione della somministrazione della prima dose di vaccino, con validità dal 15simo giorno successivo fino alla data prevista per il completamento del ciclo (2). Il QR Code riportato dovrà essere mostrato al personale preposto per legge ai controlli.

La certificazione si ottiene accedendo alla piattaforma DGC (digital green certificate), realizzata dalla società Sogei, che sarà pienamente operativa dal 28 giugno -data entro la quale saranno ottenibili le certificazioni relative alle vaccinazioni effettuate fino al 17 giugno- e che consentirà di visualizzare scaricare e stampare la certificazione verde Covid-19 attraverso diversi canali digitali:
- sito dedicato www.dgc.gov.it;
- sito del fascicolo sanitario elettronico regionale;  
- App Immuni e App IO. 
Fin da subito la certificazione è scaricabile da chi riceve un avviso (con un codice) per sms o email in caso di avvenuta vaccinazione, test negativo o guarigione da Covid.    

Si fa presente inoltre che dal 1 luglio la certificazione sarà valida come "Eu digital COVID certificate" (il green pass europeo) per viaggiare da e per tutti i Paesi dell'Unione europea e dell'area Schengen.

(1) DPCM 17/6/2021 in riferimento all'art.9 del Dl 52/2021
(2) vedi Dl 65/2021 art.14 

Rita Sabelli, responsabile Aduc aggiornamento normativo
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori


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giovedì 27 maggio 2021

Ecco l'identità digitale con Revoluce. La revolucione colpisce anche lo SPID

Ecco l'identità digitale con Revoluce. La "revolucione" colpisce ancora!

L'azienda ottiene l'abilitazione per poter fornire l'attivazione dello SPID ai suoi clienti, in modo semplice e gratuito

 

 

Revoluce ha da poco ottenuto l'abilitazione come L.R.A. LOCAL REGISTRATION AUTHORITY, accreditata dalla C.A. (Certification Authority) NAMIRIAL con l'obiettivo di poter fornire, in modo semplice e gratuito, l'attivazione dell'identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) ai clienti della startup di fornitura di luce e gas naturale.

 

Revoluce, startup di fornitura di luce e gas naturale fondata da un gruppo di giovani under 35 di Salerno, che da sempre mette al centro il consumatore e la sua esigenza di trasparenza e sicurezza, non poteva farsi cogliere impreparata su questa grande rivoluzione della digitalizzazione.

 

Oggi la possibilità di accesso tramite SPID si sta diffondendo in tutto il territorio italiano, in quanto offre diversi vantaggi: è semplice, veloce ed offre un maggiore livello di sicurezza, anche nel settore dell'energia elettrica e gas. Lo SPID è uno strumento di semplificazione, un sistema unico di accesso con identità digitale ai servizi online della pubblica amministrazione italiana e dei privati aderenti.

 

La partnership di Revoluce con Namirial Spa è importante perché è uno dei pochi Certificatori Accreditati AgID in Italia, che fornisce Servizi Fiduciari digitali come firme elettroniche, e-mail certificate, fatturazione elettronica e archiviazione digitale a lungo termine.

 

"Già dal 1° Luglio 2019, l'Autorità per l'Energia ARERA, ha dato vita al portale consumi, dove tutti i titolari di una o più utenza luce e gas potranno visualizzare in modo semplice e intuitivo i propri dati di consumo e le letture degli ultimi 12 mesi, riuscendo ad avere maggiore consapevolezza.  - Spiega Giuseppe Dell'Acqua Brunone, CEO & Founder di Revoluce.  - Fin dalla sua nascita l'accesso al portale è fattibile esclusivamente con l'identità digitale, pertanto il suo utilizzo ha potuto scoraggiare i consumatori, sia per la mancata conoscenza di questo strumento, sia perché ancora non dotati di identità digitale. Proprio per questo - continua Brunone - vogliamo dare il nostro contributo alla digitalizzazione rendendo questo strumento accessibile a quanti più consumatori, guidandoli anche nell'utilizzo delle piattaforme sopracitate, qualora fosse necessario. A tutti i clienti Revoluce verrà offerto questo nuovo servizio gratuitamente, dove avranno la possibilità di interfacciarsi con un nostro tutor per il completamento della procedura".




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martedì 25 maggio 2021

Green Pass per viaggiare. Lo stato dei fatti

Green Pass per viaggiare. Lo stato dei fatti

Il Parlamento europeo ha approvato l'accordo per l'adozione del Green Pass e il  lancio ufficiale dovrebbe avvenire il primo luglio, al termine della fase di sperimentazione (*) e ratifica,
Il pass sarà sia digitale che cartaceo e non sarà una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio.

Quanto dura il Greeen Pass?
I vari vaccini hanno tempistiche diverse per quanto riguarda la seconda dose e quindi anche il green pass dovrà variare la sua durata in funzione del richiamo.

Il Green Pass vale 9 mesi  a partire dalla data del completamento del ciclo vaccinale.

Per chi ha fatto solo la prima dose, il certificato ha validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale.

I tempi si allungano per chi si è vaccinato con AstraZeneca, dal momento che il tempo che intercorre tra la prima e la seconda dose è di 12 settimane. Di conseguenza, dal momento che dopo 15 giorni dalla prima iniezione si ha già la certificazione verde, si tratta di altri 70 giorni che portano al validità totale del documento a 11 mesi e 10 giorni.

Diversa la situazione di chi si vaccina con Pfizer o Moderna; la durata base del certificato è di 9 mesi e 28 giorni, perché ora da una dose all'altra devono passare 42 giorni.
Infine il Green Pass per chi è stato immunizzato con il vaccino Johnson&Johnson, che prevede una dose unica, è di 9 mesi ed è valido dal 15esimo giorno dopo l'iniezione.

Per i guariti dal virus
Chi invece è guarito da Covid-19 potrà ottenere una certificazione verde che dura sei mesi a partire dalla data della guarigione.

Infine, chi non è vaccinato e non ha avuto la malattia potrà viaggiare, ma dovrà sottoporsi a un tampone che, se negativo, gli darà libertà di movimento per sole 48 ore dal momento in cui è stato effettuato.

* Il Green Pass è in fase di test in oltre 15 Paesi, inclusa l'Italia.


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martedì 11 maggio 2021

KIWI con DHL Express Italy per una nuova Social Media Strategy. Al centro i valori del brand e la promessa “Living Responsibility”

KIWI al fianco di DHL Express Italy per la nuova Social Media Strategy.

Al centro i valori del marchio e la promessa "Living Responsibility"

La società leader mondiale nei servizi di logistica sceglie l'agenzia creativa come suo business partner strategico per potenziare i canali social.

Alla base della nuova collaborazione, l'approccio creativo "on the line" con cui KIWI ha compreso le esigenze del brand e sviluppato una proposta volta ad avvicinare DHL Express Italy a un pubblico sempre più esigente e sofisticato, attraverso una comunicazione valoriale.

 


 

Milano, 11 maggio 2021 – Tra i fenomeni attuali più interessanti nel mondo del marketing spicca l'attenzione sempre più marcata che le aziende pongono sul 'sentiment'. Da ciò deriva la consapevolezza di come sia fondamentale trasmettere correttamente e con efficacia i valori propri di un'azienda, al pari dei servizi o dei prodotti che offre.

 

Coerentemente con questa visione, DHL Express Italy, leader mondiale nei servizi di logistica specializzata in spedizioni espresse internazionali, ha scelto KIWI, agenzia creativa nativa digitale parte di Uniting Group, quale business partner strategico per sviluppare la sua nuova digital e social media strategy.

 

Il progetto, mira a sostenere le numerose attività di DHL, dai servizi core di logistica alle iniziative CSR, al fine di aumentare la visibilità delle partnership e delle iniziative globali del brand sul territorio italiano. Attraverso contenuti dinamici e coinvolgenti, atti a generare engagement nella fanbase, KIWI intende costruire un solido legame che porti i consumatori a riconoscersi nella vision e nei valori di DHL.

 

La nuova strategia è stata ideata applicando la visione 'On The Line' propria di KIWI, un modello che permette di generare opportunità di comunicazione partendo da uno studio approfondito del contesto, seguendo l'utente lungo i suoi reali bisogni, abitudini, comportamenti e aspettative.

 

"Elaborare e mettere in atto la social media strategy di una realtà importante e globale come DHL Express Italy, che per la prima volta ha scelto di affidarsi a noi, non può che renderci orgogliosi. Si tratta di un'ulteriore conferma di come la qualità del lavoro e l'approccio innovativo 'On the line' di KIWI siano sempre più apprezzati e riconosciuti sul mercato, in una pluralità di settori chiave dell'economia." dichiara Maddalena Pinto, Client Director di KIWI. "Gli obiettivi sfidanti di questa collaborazione ci riempiono di entusiasmo e ci spingeranno a esprimere al meglio le nostre qualità di partner creativo."

 

"Connecting People, Improving Lives" è il purpose di DHL che si traduce in un costante impegno per migliorare la vita delle persone. La connessione è per noi parte integrante della strategia per questo vogliamo far conoscere i nostri servizi con contenuti coinvolgenti, per costruire un legame solido ed essere vicini alle persone. Siamo entusiasti di essere accompagnati da KIWI nel nostro racconto digital e di condividere al meglio i valori e gli obiettivi che ci contraddistinguono, con un approccio sempre più innovativo ed emozionante." Così afferma Gabriella Ruspa, Managing Director Marketing & Business Development di DHL Express Italy. 




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RCH nel 2020: oltre 23 milioni di fatturato, 34 nuove assunzioni

RCH nel 2020: oltre 23 milioni di fatturato, 34 nuove assunzioni e ingresso sui mercati esteri.

Per il 2021 crescita stimata al 20% e ulteriore incremento negli organici

 

Nonostante il quadro pandemico, l'azienda di Treviso conferma i trend di crescita registrati negli ultimi anni. Con un ebitda di 2,7 milioni di euro e un incremento costante delle risorse impiegate, RCH punta a un ulteriore balzo del 20% nel fatturato anche per l'anno in corso. 

 

Treviso, 11 maggio 2021 –  Una crescita costante, sana e sostenibile. RCH ha comunicato i risultati per l'anno 2020 che hanno registrato un fatturato che supera i 23 milioni di euro, con un margine operativo lordo (ebitda) che si attesta a 2,7 milioni di euro.

 

Nonostante il quadro di profonda incertezza legato alla crisi sanitaria, l'azienda ha continuato a investire anche nell'acquisizione di nuove risorse professionali. Con i 34 nuovi inserimenti del 2020, il gruppo conta attualmente su 110 dipendenti.

 

Il 2020 si è contraddistinto anche per un rafforzamento della presenza internazionale dell'azienda: all'apertura di una filiale RCH in Germania, nel luglio 2020, si è affiancato l'ingresso nel mercato francese.

 

La crescita di RCH nel 2020 è stata sostenuta da una strategia estremamente dinamica che ha permesso di rispondere rapidamente alle nuove esigenze evidenziate dal mercato, nonostante il blocco della domanda del settore avvenuto durante il lockdown.

Il lancio di piattaforme di servizi dedicate ai concessionari per la gestione da remoto delle soluzioni cassa telematiche (RCH Smart Control) e lo sviluppo di app digitali per semplificare e ottimizzare il lavoro degli esercenti (RCH Smart Order), hanno contribuito in modo significativo a determinare i risultati positivi dell'esercizio fiscale 2020. 

Notevoli, infine, gli investimenti effettuati nelle attività di Ricerca e Sviluppo che, sempre nel 2020, si sono attestati al 10% del fatturato. 

 

Per il 2021, RCH ha stimato un incremento del fatturato del 20% i cui driver principali saranno la chiusura delle fase di acquisizione da parte degli esercenti dei nuovi registratori telematici, la crescita del business nei mercati internazionali e il lancio di innovativi servizi digitali.  La fase espansiva del 2021 sarà affiancata da un ulteriore aumento dell'organico aziendale, anch'esso stimato del 20%.

 

"Nonostante un 2020 particolarmente complesso a causa della pandemia, RCH è cresciuta in modo sensibile, anche al di là delle migliori aspettative. Ciò è avvenuto in primis grazie al prezioso contributo di tutti i dipendenti e collaboratori che hanno dimostrato grande professionalità e attaccamento all'azienda. Il sostegno di tutti è stato essenziale per portare avanti le nostre idee e i progetti innovativi messi in campo per rendere il nostro mercato di riferimento sempre più smart. Nel primo trimestre 2021, abbiamo già registrato un fatturato che negli anni precedenti all'avvento dei sistemi di cassa telematici sarebbe stato raggiunto soltanto a fine luglio: un ottimo risultato, che sottolinea e conferma la crescita strutturale della nostra azienda", ha commentato Nicola DeganCFO di RCH.




RCH è da 50 anni un punto di riferimento nel settore delle soluzioni avanzate per la gestione del punto vendita.

Grazie a una piattaforma d'offerta completa di sistemi a supporto dei processi di fidelizzazione dei consumatori, integrazione e velocizzazione nello scambio delle informazioni, RCH è oggi una system house riconosciuta in molteplici segmenti di mercato tra i quali Food & Beverage (bar, ristoranti, pizzerie), Retail, Hospitality (hotel, B&B, agriturismi), Beauty e Wellness (saloni di parrucchieri, centri estetici e benessere), Aziende Agricole e Service Automotive (officine meccaniche, elettrauti e carrozzerie).

Dai registratori telematici - partendo dai tradizionali fino alle Android Smart Solutions - ai sistemi POS completi di PC, stampante fiscale e software gestionale, i prodotti RCH rispondono a tutte le moderne esigenze delle imprese commerciali. 



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