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giovedì 21 gennaio 2016

100 organizzazioni umanitarie e agenzie delle Nazioni Unite incoraggiano il pubblico a unirsi a loro nel chiedere con forza la fine delle sofferenze in Siria

ROMA Oltre 100 organizzazioni umanitarie e agenzie delle Nazioni Unite hanno rilasciato un forte appello congiunto oggi, incoraggiando le persone nel mondo a far sentire la propria voce per chiedere la fine della crisi in Siria e delle sofferenze patite da milioni di civili.

 

L'appello delinea anche una serie di azioni pratiche e immediate che possono migliorare l'accesso umanitario e la consegna di aiuto ai bisognosi in Siria.

 

Le persone possono "firmare" l'appello semplicemente condividendolo sui social - le organizzazioni diffondono l'appello su tutti i loro canali social, insieme a un intenso video di 60 secondi che evidenzia l'impatto di quasi 60 mesi di conflitto in Siria.

 

L'appello congiunto è qui in basso. Guarda il video qui.

 

 

APPELLO PER PORRE FINE ALLE SOFFERENZE IN SIRIA

 

Tre anni fa, i capi delle organizzazioni umanitarie e delle agenzie delle Nazioni Unite lanciarono un appello urgente a quanti avevano voce in capitolo per porre fine al conflitto in Siria. La richiesta era che si facesse ogni sforzo per salvare la popolazione siriana. Bisognava dire "basta" alle sofferenze e al sangue versato. 

 

Questo succedeva tre anni fa.

 

Oggi, la guerra sta per entrare, brutalmente, nel suo sesto anno di vita. Il sangue continua a essere versato e le sofferenze sono sempre maggiori. 

 

È per questo che oggi, noi leader delle organizzazioni umanitarie e delle agenzie delle Nazioni Unite, facciamo appello non solo ai governi ma a tutti i cittadini, in tutto il mondo, affinché facciano sentire con forza la propria voce per chiedere la fine del massacro e affinché tutte le parti in causa raggiungano un accordo sul cessate il fuoco e si apra un percorso di pace.

 

Mai come ora, il mondo ha bisogno di sentire la voce collettiva delle persone che chiedono la fine di questo oltraggio. Perché questo conflitto e le sue conseguenze toccano tutti.

 

Toccano i siriani che hanno perso le famiglie e i loro mezzi di sostentamento, che sono stati sradicati dai propri villaggi o che vivono, disperati, sotto assedio. Oggi, circa 13,5 milioni di persone in Siria hanno bisogno di assistenza umanitaria. Non parliamo di statistiche. Parliamo di 13,5 milioni di individui, di esseri umani le cui vite e il cui futuro sono a rischio.

 

Toccano le famiglie che, in mancanza di alternative per un futuro migliore, si avventurano in viaggi pericolosi in terre straniere in cerca di salvezza. La guerra ha costretto 4,6 milioni di persone a fuggire nei paesi limitrofi e oltre.

 

Toccano una generazione di bambini ed adolescenti che, privati dell'istruzione e traumatizzati dagli orrori di cui sono stati testimoni, sempre di più vedono il proprio futuro segnato dalla violenza. 

 

Toccano chi vive lontano dalla Siria e ha visto le violente ripercussioni della crisi colpire nelle strade, negli uffici e nei ristoranti vicino alla propria casa.

Infine, toccano quanti, nel mondo, hanno visto il proprio benessere economico colpito, in modo più o meno visibile, dal conflitto. 

 

Quanti hanno la possibilità di fermare le sofferenze possono – e perciò, devono – agire ora. Finché non si raggiunge una soluzione diplomatica al conflitto, le azioni da intraprendere includono:

 

-   Accesso continuato e senza impedimenti alle organizzazioni umanitarie per portare soccorsi immediati a quanti hanno bisogno in Siria;

-      Tregue umanitarie e cessate il fuoco incondizionati e monitorati che permettano la consegna di assistenza alimentare e di altri aiuti urgenti ai civili, la possibilità di effettuare vaccinazioni e altre campagne sanitarie, il ritorno dei bambini a scuola;

-      La fine degli attacchi alle infrastrutture civili in modo che sia garantita la sicurezza di scuole e ospedali e dei rifornimenti idrici;

-      Libertà di movimento per tutti i civili e l'immediata sospensione di tutti gli assedi da parte di tutte le parti in conflitto.       

Queste sono azioni concrete e non c'è nessun concreto motivo per cui non debbano essere attuate, se c'è la volontà di farlo.

 

In nome della nostra umanità condivisa… per il bene di milioni di innocenti che hanno già sofferto molto….  e per altri milioni di persone le cui vite e il cui futuro rimangono in bilico, chiediamo che si agisca adesso.

 

Adesso.  

 

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21 gennaio 2016

Sir Fazle Hasan Abed, Chairperson, BRAC, Bangladesh

Zairulshahfuddin bin Zainal Abidin, Country Director, Islamic Relief Malaysia

Ryoko Akamatsu, Chairperson, Japan Committee for UNICEF

Anne-Birgitte Albrectsen, CEO, Plan International

Richard Allen, CEO, Mentor Initiative

Dr. Haytham Alhamwi, Director, Rethink Rebuild

Steen M. Andersen, Executive Director, Danish Committee for UNICEF

Barry Andrews, CEO, GOAL Ireland

Nancy A. Aossey, President and CEO, International Medical Corp

Bernt G. Apeland, Executive Director, Norwegian Committee for UNICEF

Dr. Mohamed Ashmawey, CEO, Islamic Relief Worldwide

Elhadj As Sy, Secretary General, CEO, International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies

Lina Sergie Attar, co-founder and CEO, Karam Foundation

Carmelo Angulo Barturen, President, Spanish Committee for UNICEF

Gudrun Berger, Executive Director, Austrian Committee for UNICEF

Tomaž Bergoč, Executive Director, Slovenian Foundation for UNICEF

David Bull, Executive Director, United Kingdom Committee for UNICEF

Marie-Pierre Caley, CEO, ACTED

Adriano Campolina, Chief Executive, Actionaid

CARE Netherlands

Tineke Ceelen, Director, Stichting Vluchteling, Netherlands

Margaret Chan, Director-General, World Health Organization

Jonny Cline, Executive Director, The Israeli Fund for UNICEF

Sarah Costa, Executive Director, Women's Refugee Commission

Ertharin Cousin, Executive Director, World Food Programme

Emese Danks, Executive Director, UNICEF Hungarian Committee Foundation

Maryanne Diamond, Chair, International Disability Alliance

Hisham Dirani, CEO, BINAA Organization for Development

Edukans, Netherlands

Jan Egeland, Secretary-General, Norwegian Refugee Council

Patricia Erb, President and CEO, Save the Children Canada

Sanem Bilgin Erkurt, Executive Director, Turkish National Committee for UNICEF

Pierre Ferrari, President and CEO, Heifer International

Amy Fong, Chief Executive, Save the Children Hong Kong

Justin Forsyth, CEO, Save the Children UK

Michel Gabaudan, President, Refugees International

Meg Gardinier, Secretary General, ChildFund Alliance

Global Call to Action against Poverty

Mark Goldring, Chief Executive, Oxfam Great Britain

Pavla Gomba, Executive Director, Czech Committee for UNICEF

Filippo Grandi, UN High Commissioner for Refugees

Madalena Grilo, Executive Director, Portuguese Committee for UNICEF

Noreen Gumbo, Head of Humanitarian Programmes, Trócaire

Handicap International, Belgium

Abdullah Hanoun, CEO, Syrian Community of the South West UK

Heather Hayden, Chief Executive Officer, Save the Children New Zealand

Dr. Dirk Hegmanns, Regional Director Turkey/Syria/Iraq, Deutsche Welthungerhilfe

Anne-Marie Helland, General Secretary, Norwegian Church Aid

Anne Hery, Director for Advocacy and Institutional Relations, Handicap International

International Organization for Migration, Netherlands

W. Douglas Jackson, President and CEO, PROJECT C.U.R.E.

Wolfgang Jamann, Secretary General, Care International

Kevin Jenkins, President and CEO, World Vision International

Bergsteinn Jónsson, Executive Director, Icelandic National Committee for UNICEF

Benoit Van Keirsbilck, Director, DEI-Belgique

Thomas G. Kemper, General Secretary, General Board of Global Ministries, United Methodist Church

Neal Keny-Guyer, Chief Executive Officer, Mercy Corps

Kerk in Actie, Netherlands

Marja-Riitta Ketola, Executive Director, Finnish Committee for UNICEF

Peter Klansoe, Regional Director, Danish Refugee Council, Middle East North Africa region

Pim Kraan, Director, Save the Children Netherlands

Marek Krupiński, Executive Director, Polish National Committee for UNICEF

Dr. Hans Kuenzle, Chair, Swiss Committee for UNICEF

Anthony Lake, Executive Director, UNICEF

Jane Lau, Chief Executive, Hong Kong Committee for UNICEF

Lavinia Limón, President and CEO, U.S. Committee for Refugees and Immigrants

Jonas Keiding Lindholm, CEO Save the Children Denmark

Rosa G. Lizarde, Global Director, Feminist Task Force

Olivier Longue, CEO, Accion Contra el Hambre

John Lyon, President, World Hope International

Sébastien Lyon, Executive Director, French Committee for UNICEF

Dominic MacSorley, Chief Executive Officer, Concern Worldwide

Dirk Van Maele, Director, Plan België

Cécil Van Maelsaeke, Director, Tearfund, Belgium

Vivien Maidaborn, Executive Director, The New Zealand National Committee for UNICEF

Blanca Palau Mallol, President, Andorran Committee for UNICEF

Rev. John L. McCullough, President and CEO, Church World Service

Carolyn Miles, President and CEO, Save the Children USA

David Miliband, President and CEO, International Rescue Committee

Mr. Juraj Mišura, President, Slovak Committee for UNICEF

James Mitchum, Chief Executive Officer, Heart to Heart International

David Morley, President and CEO, Canadian UNICEF Committee

John Nduna, General Secretary, ACT Alliance

Stephen O'Brien, UN Under-Secretary-General for Humanitarian Affairs and Emergency Relief Coordinator

Babatunde Osotimehin, Executive Director, United Nations Population Fund

Ignacio Packer, Secretary-General, Terre des Hommes International Federation

People in Need

Dato Dr Ahmad Faizal Perdaus, President, Mercy Malaysia

Plan, Norway

Peter Power, Executive Director, UNICEF Ireland

Sarina Prabasi, Chief Executive Officer, WaterAid America

Chris Proulx, President and CEO, LINGOS, United States

Dr. Jihad Qaddour, President, Syria Relief and Development

Red Cross, Netherlands

Curtis N. Rhodes Jr., International Director, Questscope

Michel Roy, Secretary General, Caritas International

Paolo Rozera, Executive Director, Italian Committee for UNICEF

Dr. Tessie San Martin, President and CEO, Plan International USA

Christian Schneider, Executive Director, German Committee for UNICEF

Rev. Thomas H. Smolich, S.J. International Director, Jesuit Refugee Service

Janti Soeripto, Interim CEO, Save the Children, International

SOS Kinderdorpen, Netherlands

Caryl M. Stern, President and CEO, United States Fund for UNICEF

Marie Soueid, Policy Counsel, Center for Victims of Torture

John Stewart, President, Australian Committee for UNICEF Limited

Odd Swarting, Chair, Swedish Committee for UNICEF

William L. Swing, Director General, International Organization for Migration

Florence Syevuo, Global Call to Action against Poverty, Kenya

Daigo Takagi, Association for Aid and Relief, Japan

Tearfund, UK

Terre des Hommes International Federation

Constantine M. Triantafilou, Executive Director and CEO, International Orthodox Christian Charities

Rev Dr Olav Fykse Tveit, General Secretary, World Council of Churches

Monique van 't Hek, Director, Plan Nederland

Dr. William Vendley, Secretary General, Religions for Peace

Pierre Verbeeren, Director, Medecins du Monde, Belgium

Damien Vincent, Executive Director, Belgium Committee for UNICEF

Sandra Visscher, Executive Director, Luxembourg Committee for UNICEF

Vrouwen tegen Uitzetting, Netherlands

Tove Wang, CEO, Save the Children Norway

David A. Weiss, President and CEO, Global Communities

Kathrin Wieland, CEO, Save the Children Germany

Jan Bouke Wijbrandi, Executive Director, Dutch Committee for UNICEF

Nancy E. Wilson, President and Chief Executive Officer, Relief International

Carolyn Woo, President and CEO, Catholic Relief Services

Daniel Wordsworth, President and CEO, American Refugee Committee

Samuel A. Worthington, CEO, InterAction

Leila Zerrougui, UN Special Representative of the Secretary-General for Children and Armed Conflict

Mohammad Zia-ur-Rehman, Chief Executive, AwazCDS and Pakistan Development Alliance

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